Visto l’alto gradimento dei visitatori e i numerosi apprezzamenti ricevuti, il Gallo di Max Cartier resterà nella sala B del primo piano del Museo fino a metà luglio!

Esposto eccezionalmente dallo scorso marzo, il Gallo è stato protagonista dell’iniziativa Museo Segreto, in occasione dell’evento milanese MuseoCity 2025. L’opera appartiene alla prestigiosa collezione d’arte contemporanea di Giuseppe Mangini, custodita al quarto piano del Museo, in uno spazio non accessibile al pubblico.

Il Gallo, realizzato nel 1981 e dedicato a Emilio Carlo Mangini, è un’opera brillante e vivace, composta da frammenti di vetro (anche colorato), che gioca con i riflessi di luce, creando effetti visivi sorprendenti. Lo avevamo già presentato nell’approfondimento dello scorso 28 febbraio (https://www.museomanginibonomi.it/il-mangini-partecipa-a-museocity-2025-col-gallo-di-max-cartier-e-tanto-altro/), ma desideriamo farvi conoscere più da vicino l’artista che l’ha realizzato.

Nato in Francia nel 1935, Max Cartier ha avuto una carriera eclettica. Prima di dedicarsi all’arte visiva, è stato attore in film celebri come Rocco e i suoi fratelli di Luchino Visconti, L’assassino con Marcello Mastroianni, Salvatore Giuliano di Francesco Rosi e Le grands moments di Claude Lelouch. Tuttavia, deluso dall’ambiente cinematografico, negli anni Sessanta ha scelto di abbracciare la scultura, seguendo una via personale e senza una formazione accademica.

Le sue opere nascono da materiali semplici e grezzi, che l’artista rielabora istintivamente, con straordinaria sensibilità e abilità manuale in figure giocose e monumentali. Tra le sue creazioni più note ricordiamo le Cocottes in tessuto (1965), i Calchi in gesso e specchi (1975), gli Uomini abbracciati (1990) e gli Uomini di ferro e pietra (1992).

Il suo stile e la sua poetica si inseriscono nell’effervescente scena artistica della Costa Azzurra, richiamando in particolare lo spirito dell’École de Nice. Il suo linguaggio visivo presenta sorprendenti affinità con quello di Niki de Saint Phalle (Neuilly-sur-Seine, 1930 – San Diego, 2002), celebre per le sue figure fantastiche, realizzate con mosaici di specchi e frammenti di vetro. Non a caso, il Drago creato da Niki per la fontana del MAMAC di Nizza nel 1998 richiama da vicino il nostro Gallo, sia nei materiali sia nelle forme.

Non perdetevi questa occasione unica per venire a scoprire (o a riscoprire) questa straordinaria opera, riflettente e dai toni giocosi!

Gallo Cartier Museo City