LA CASA DI VIA DELL’AMBROSIANA
Nel 1978 Emilio Carlo e il figlio Giuseppe acquistano dal conte Annibale Scotti Casanova la casa di via dell’Ambrosiana per farne la loro abitazione ed esporre le collezioni, dando avvio ad un lungo intervento di ristrutturazione dell’edificio già ripristinato dai precedenti proprietari dopo i gravissimi danni subiti durante i bombardamenti del 1943.
UN’ANTICA CASA NEL CUORE DI MILANO
I lavori coinvolsero l’intero edificio ad eccezione delle cantine che vennero sistemate soltanto negli anni ‘90, confermando che l’attuale casa sorge su un preesistente edificio – la casa è documentata già nel 1418- ricostruito forse su un altro edificio più antico, come lascerebbe supporre il doppio pozzo scoperto risalente al VI-VIII secolo, a sua volta probabilmente costruito su preesistenze romane.
Del resto è noto che la Casa Mangini Bonomi sorge sull’area limitrofa all’antico Foro Romano popolata all’epoca da tabernae, sostituite poi nell’alto medioevo dalle abitazioni e botteghe dei cosiddetti negotiatores, come provano i toponimi di Spadari, Speronari, Armorari delle vie adiacenti.
LA DIMORA
L’appartamento privato, oggi aperto al pubblico, si articola a partire dal secondo piano. Saloni, salottini ma anche lo studio, la camera da letto e il bagno, arredati con mobili di Sei, Sette, Otto e Novecento e popolati da innumerevoli oggetti d’arte: dipinti, sculture, tappeti, orologi, paraventi, vasi e oggetti preziosi acquistati dai fondatori
IL MUSEO DI OGGETTI D’USO
Ospitato nelle tre sale al primo piano e nelle quattro sale dei sotterranei, il Museo raccoglie una varietà incredibile di oggetti d’uso quotidiano dei secoli passati che Emilio Carlo Mangini ha organizzato sistematicamente, imponendo con volontà testamentaria l’inamovibilità degli stessi, determinato a lasciarci la sua personale interpretazione della raccolta.