La Casa Museo Mangini Bonomi partecipa anche quest’anno a Open House Milano, festival internazionale di architettura, patrocinato da Ministero della Cultura, Regione Lombardia, Comune di Milano e Ordine degli Architetti di Milano, giunto alla sua decima edizione. Inquadrato nel format OPEN HOUSE, fondato a Londra nel 1992 e negli anni divenuto il network internazionale Open House WorldWide, è oggi una rete di 50 città del mondo che ospitano il festival e dialogano di architettura, design e città, in tutti e cinque i continenti.
I valori della filosofia di Open House sono la bellezza dell’architettura, la gradevolezza e equilibrio dell’ambiente urbano, il desiderio di conoscenza, la voglia di partecipazione e la condivisione con i cittadini.
La formula vincente è composta di due elementi essenziali:
- l’ingresso gratuito dei visitatori in edifici o spazi in molti casi chiusi al pubblico o che sono in grado di comunicare esperienze ed emozioni nuove anche attraverso gli arredi o gli oggetti conservati,
- formare comunità, prima fra tutte quella dei volontari che accolgono e guidano il pubblico (2000 nelle quattro città italiane della rete: Milano, Napoli, Roma, Torino).
Il fine è: mostrare come una migliore progettazione degli spazi abitativi ed urbani può influire positivamente sulla qualità della vita nostra e delle generazioni future.
L’edizione milanese di OH ogni anno stupisce per la trasversalità del programma, le occasioni di visita speciali e i variegati temi di approfondimento tali da far conoscere la città in maniera sempre più approfondita. Per il decennale presenta In a relationship, un programma che vuole raccontare il legame tra cittadini ed ambiente urbano.
In questa prospettiva, quest’anno la Casa Museo Mangini Bonomi intende richiamare l’attenzione dei visitatori sugli antichi mezzi di trasporto che fan parte delle proprie collezioni e che dicono molto dell’evolversi del rapporto con l’ambiente urbano da parte dei cittadini di diversa età ed estrazione sociale (bimbi, nobili, borghesi, gente comune) e in diversi momenti storici: dalla portantina del Granduca di Toscana e l’elegante calessino da pony di fine Settecento, al triciclo da bambino e il velocipede in ferro usati in fine Ottocento dalla borghesia, ai tre girelli da bimbo in legno sei-settecenteschi. Il percorso si svolge al piano terreno (loggiato, piccolo cortile, ex androne interno) e al piano interrato, le cui volte in mattoni furono restaurate trent’anni fa, quando fu anche abbassata la quota del pavimento fino al livello della strada tardoantica.
Le visite saranno gratuite e guidate dai giovani volontari di Open House, in presenza del personale del Museo.
ORARI: sabato 17 e domenica 18, ore: 14.30, 15, 15.30, 16, 16.30, 17, 17.30, 18.
PRENOTAZIONE obbligatoria SOLO su https://www.openhousemilano.org/sito/la-casa-museo-mangini-bonomi-fra-le-collezioni-il-legame-fra-cittadini-e-ambiente-urbano
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