La notizia di oggi è la pubblicazione del nuovo sito web, occasione per parlare sinteticamente del Museo e della fase che sta vivendo.
Il Museo
Cominciando dai limiti, si avverte subito che la Casa ha caratteristiche tali da condizionarne le possibilità di fruizione. Pur trattandosi di un edificio non piccolo, ha spazi modesti per incontri e percorsi, dal che deriva che per ragioni di sicurezza gli eventi si possano accogliere o organizzare nel solo loggiato del piccolo cortile e che i visitatori possano essere contemporaneamente pochi, in visite per piccoli gruppi.
Ma questa realtà è anche una condizione preziosa perchè la Casa si ponga come occasione eccezionale di godimento di una raccolta che è veramente preziosa e intrigante nella sua unicità.
Il Museo è privato e vive della “dote” che con lungimiranza gli ha intestato il Fondatore: ciò – in considerazione delle ingenti spese manutentive dell’immobile – determina un secondo limite: le due sole unità di personale che ne costituiscono l’organico (il custode e l’addetta alla segreteria). Alla carenza di personale scientifico e amministrativo suppliscono, con lavoro volontario e generoso, alcuni consiglieri, supportati dalla Commissione Valorizzazione, anch’essa organo interno, in riferimento al Consiglio di Amministrazione ed al Presidente.
Da che è morto Emilio Carlo Mangini, nel 2003, il Museo ha aperto al pubblico, secondo la sua volontà: solo poche ore a settimana, che però sono servite a conquistare l’interesse del pubblico, attratto dalle raccolte così particolari e curiose. Questo, grazie all’attività di cura, rapporti e comunicazione svolta dall’allora conservatrice e dalla storica amministratrice delle società dei Mangini e grazie anche al servizio di guide museali e ai due precedenti siti web. Negli anni, la costante partecipazione ad eventi nazionali e cittadini ha garantito il riconoscimento regionale, solidi rapporti con le altre realtà culturali milanesi ed anche apprezzamento da parte della stampa.
OGGI
Milano è una città che va di fretta e così la sua ricchissima offerta culturale. Anche il nostro Museo, quindi, si deve aggiornare nella comunicazione e nell’accoglienza del pubblico. Da qui, la decisione di costruire il nuovo sito web: moderno, facile da usare, attraente. Da qui, l’impegno a garantire fin dal prossimo autunno un più esteso orario di apertura. Da qui, la presenza in Museo di una figura professionale idonea ad accogliere i visitatori e rispondere alle loro domande e curiosità, anche al di fuori delle visite guidate. Da qui, la decisione di realizzare per l’autunno una nuova grafica e una app per le visite libere.
Intanto, il Museo si sta anche qualificando nelle sue attività di studio, ricerca, contatti culturali, per opera dell’attuale consigliera/direttrice. Il primo impegno è stato finalizzato alla miglior conoscenza delle collezioni: nel 2022 è stato riversato in Data Base l’inventario – a suo tempo redatto dallo stesso Emilio Carlo Mangini – dei quasi 4000 oggetti della raccolta. Contemporaneamente, è stata avviata la catalogazione scientifica di un limitato, ma significativo, numero di beni, affidata a quattro schedatori specialisti: un’antropologa, due storici dell’arte, un esperto di armi. Questa attività ha aperto i primi contatti scientifici con istituzioni e musei italiani ed esteri, confermando l’interesse della raccolta.
Il secondo – ma contemporaneo – impegno è quello di fare meglio conoscere la Casa Museo: oltre al nuovo sito web ed ai social, sono in programma la produzione di piccole guide cartacee, la realizzazione di tavole rotonde o conferenze in presenza – limitata – ed on line su temi e oggetti del Museo ed altre iniziative di valorizzazione di cui normalmente oggi un Museo è dotato.
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